Un Sossino per due

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E’ un lavoraccio! partire così tardi per fare il Sossino, spallare gli sci un’ora su una maledetta mulattiera ripida e ostica, evitare le lastre ghiacciate,perdersi, ravanare su per una valanga mentre il caldo ti prende i muscoli e te li strizza..
Che lavoro..e poi quante inversioni su questa pala ripidissima del Sossino.Siamo pure soli e ci tocca..
Il telefono suona: sì, pronto..nò..sono a un corso non sono in officina..il mio socio non è abituato alle infrasettimanali poveretto e pensa che se i suoi clienti lo vengono a sapere lo potrebbereo perfino venire a cercare qui!
Filiamo su per la pala accompagnati da una brezza rinfrescante con gli occhi che scrutano i vari canali del Camino.Sbuchiamo in cresta ma ce nè ancora un pezzetto, col Sossino ci vuole calma perchè è una di quelle montagne che ti si parano lì davanti da subito come una fotografia che non cambia mai.
Tre ore e venti, non è male daì, dico al mio socio..adesso gli preparo la sorpresa: discesa diretta dal versante sud-est.
Condizioni strepitose, 600 metri di pendenze ottime su neve fantastica!
Il socio segue, accenna una resistenza, qualche incertezza..ma poi da lì deve scendere e alla fine sarà felice.
Un Sossino solo per due!
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Qui invece qualche rudimentale esperimento con la telecamera DRIFT HD 170

 


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