I nuovi eroi

image_pdfimage_print

Sono intorno a noi, popolano il Web, sconosciuti ai più arrancano pervicacemente post dopo post per raggiungere la notorietà piccola e infima di questo mondo irreale.

Sono i nuovi eroi. E’ l effetto distorsivo della nuova era digitale dove anche un signor nessuno può avere la sua notorietà nel suo piccolo mondo di competenza faticosamente ritagliato attraverso una pedissequa presenza in rete.

Li chiamano anche influencer..ovvero persone in grado di influire sul comportamento di altri.

Personaggi da imitare, da prendere ad esempio.

Sono pieni di sè, altamente egotisti, perennemente concentrati sul raggiungimento dei propri obbiettivi.

Per farlo ogni mezzo è lecito, non esiste etica, quello che filtrerà dai loro post tanto, sarà solo positivo e così verrà accettato senza senso critico alcuno.

Assomigliano tanto allo scombinato del tuo paese, frequentatore di bar, nullafacente e parassita che si è distinto per la sua nullità.

E un bel giorno, non sai come te lo ritrovi appoggiato alla portiera della tua auto con fare altezzoso che ti rifila una bella multa.

Qualcuno gli ha dato dei gradi, un piccolo potere in mano a un idiota, e, lo scemo del villaggio è diventato un piccolo tiranno che compie la sua vendetta sulla società che lo ha sempre deriso e ignorato.

Persone piccole, ignobili che in una società normale verrebbero relegate ai margini.

Ma sempre più spesso queste persone possiedono la caparbietà che i buoni non hanno; lottano, strisciano e si strusciano fino a quando si apre per loro un piccolo varco per entrare in un privilegio.

Che poi useranno da persone ignobili quali sono.

Questo succede in tantissimi settori del Paese, dalla politica al mondo del lavoro.

Per fortuna che il nostro mondo, quello della montagna è immune da questo fenomeno!

Ma siamo sicuri? Siamo sicuri che il fatto di andare in montagna, praticare qualche forma di attività alpinistica o escursionistica ci rende migliori? Che il contatto diretto con la natura faccia di noi un’elite di persone?

Direi proprio di no. Ciò che siamo nella vita, siamo anche quando andiamo in montagna. Se sei uno stronzo, tale rimani anche quando metti gli scarponi o allacci gli sci..

Quindi anche questo bel mondo dell’attività Outdoor non è esente da personaggi in cerca di una facile notorietà, di un piccolo potere che la rete ti da immeritatamente .Il problema è che se sei un idiota assomiglierai molto al personaggio descritto prima che anche nel tuo paesello esiste.

E si sa, il potere nelle mani di un idiota può fare grossi danni alla collettività.

Sono oramai anni che assistiamo al proliferare di questi personaggi spuntati dal nulla che infestano la rete con le loro “imprese” acclamate a suon di Like, accettate come  la verità divina diffusa ai propri adoratori.

Adoratori che, al pari dell’adorato sono assolutamente ignoranti della materia trattata. Qualsiasi voce al di fuori dal coro viene così tacciata di invidia perniciosa, di malafede. Non esiste un senso critico compiuto, o meglio, il senso della ragione che i nuovi eroi seppelliscono sotto centinaia di foto e migliaia di parole vuote che dimostrano solo il totale disinteresse per le opinioni altrui, per la considerazioni che essi hanno del prossimo. Conta solo la loro opinione a sfregio di ogni altra voce della ragione, delle più semplici ed elementari regole di vita.

Conto solo io, la riuscita di ciò che voglio. L’ egotismo assoluto..

Questo nuovo modo di andare in montagna, questa semplificazione del rischio fa proseliti ammaliati dalla narrazione epica delle imprese dei nuovi eroi che non sono nè Bonatti nè Messner ma  signori nessuno che un giorno hanno deciso di indossare una bella patacca con i gradi e sentirsi Alpinisti.

Le loro imprese sono epiche, e, come tali vengono narrate

Nessuno si chiede la cosa più naturale da chiedersi in questi casi.

Così come nell’alpinismo classico l’uso del chiodo per la progressione ha ingannato generazioni di alpinisti ponendo l’accento sull’impresa e non sui mezzi usati per farla, anche oggi nessuno si chiede come queste persone praticano il loro alpinismo, ovvero con quale metodo o etica riescono nelle loro “imprese”.

Sta a noi tutti aiutare i nuovi frequentatori della montagna a coltivare la curiosità,a prendere in mano dei buoni libri, a studiare la storia dell’alpinismo e delle persone che lo hanno praticato a certi livelli. Aiutarli a comprendere le proprie capacità con senso critico passo dopo passo, a capire l ambiente nel quale si muovono, i pericoli quelli oggettivi della montagna e i rischi( che sono un altra cosa) .

Il nostro esempio non possono essere questi nuovi eroi, ma la consapevolezza di ciò che stiamo facendo sarà l’unica vera guida.

Ma per acquisire questa consapevolezza serve tempo e buoni maestri, ciò che manca ora.

group_5fc68095c1958

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *