Cima Agosta e Quadra
Solo soletto me ne vò in val Breguzzo, parcheggio, mi preparo e, nel mentre arrivano altri personaggi che partono come fulmini e, in men che non si dica vengono ingoiati dal paesaggio. Non c’è anima viva oltre a me in giro. Il sentiero per le Taiade è tracciato e sotto il Corno del Fus vengo raggiunto da una comitiva di quattro non giovanissimi ai quali non riesco assolutamente a tenere il passo. Oggi proprio non vado. In realtà scoprirò che è l’inizio di una bella bronchite stagionale.. Ora, seguendo la pista per il Craper Vag mi porto all’altezza dell’attraversamento per il passo dei Legionari ma, stranamente non c’è traccia. Ce nè una ma fatta in discesa dal Craper verso il passo dei Legionari. Traccio in bella polvere fino al Passo, salgo la dorsale ripida ma ampia della cima Agosta fino a che , in cresta diventa impossibile proseguire con gli sci.
Ora la cresta si fà esposta ma facile, dopo qualche su e giù si arriva finalmente in cima. Da qui la vista sulla valle d’Arnò e Breguzzo è molto istruttiva . Questa cima infatti è posta nel bel mezzo della cresta che separa le due valli contigue ma separate.
La discesa dalla ripida pala con tratti duri alternati a tratti di neve più morbida impone concentrazione. Una piccola comitiva stà salendo dal passo ripercorrendo la traccia appena fatta. Al passo incrocio due runner, si sono appena fatti il Cop di Breguzzo e ora me li ritrovo qui! Salgo anche sulla cima Quadra, faccio due parole con una coppia incrociata salendo, saluto i runner che si fiondano giù in val Canaveza e mi appresto anche io a scendere.
La discesa è su buona neve, non entusiasmante a causa più delle mie gambe stanche più che altro. Il canale della val Canaveza non è proprio in buonissime condizioni e, in alcuni punti affiora ghiaccio e le curne sono saltate.
Tutto sommato una buona giornata.
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