Alphubhel
Eccoci a salire il “testone ” dell’Alphubhel seguendo la scia di alcun svizzeri fino alla rampa finale dove mi abbandono a un’accellerazione da centometrista, lascio dietro a me i due soci,un polmone e le maledizioni di alcuni svizzeri. Al tempo la fregola di salire, vedere,arrivare era soverchiante, i soci potevano ben arragianrsi.Che egoismo! Cosa varrebbe ora l’esperienza della montagna senza la compagnia degli amici? nulla! L’alphubhel è un bestione di ghiaccio, placido dal versante della Saastal molto più possente dal versante della Mattertal. La vista dalla vetta è davvero istruttiva in quanto abbraccia tutti i 4000 del Vallese e tutta la zona del Rosa. Quanta roba, quante cime ancora da salire, angoli da scoprire, esperienze da vivere. Sono tutte lì, davanti a me; una a una o a gruppi le salirò tutte, comprese alcune con tragici epiloghi.
Ma queste sono altre storie.
La nostra due giorni nel Vallese si chiude qui con una sola certezza: è l’inizio di qualcosa.
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